La mascotte a capo di viale Trastevere si è presentata
a “Ballarò”, misurandosi con uno degli uomini più lucidi d’Italia, Stefano
Rodotà, evitando accuratamente di giocare sul suo terreno, quello della lingua italiana.
Siccome “non l’ho letto e non mi piace” mi sono limitato a sbirciarne qualche
frammento in rete – poiché sospetto che la signora fosse (sia) impossibilitata
ad articolare testi molto più complessi, credo di poterla recensire lo stesso.
E’ presto detto: l’ho trovata perfettamente addestrata, la testolina che faceva
no no, il sorriso triste e offeso di fronte alla brutalità del ragionamento,
quella roba odiosa che gli italiani non gradiscono.