2 apr 2010

Italiani...


Non c’è niente da fare, il paese è questo.
Agli italiani piace così.
Non so se Etienne de La Boétie quando scrisse Il Discorso sulla servitù volontaria (ne parleremo) pensava all’Italia ma avrebbe potuto farlo per cercare i motivi di una più ostinata nequizie, di una più proterva soddisfazione nel farsi fottere per fottere i più deboli.
Nel resto d’Europa, se pensano a noi si grattano i coglioni. Poeti, santi e navigatori tracciamo le rotte, produciamo sogni, generiamo fedeli. S’innamorano di noi non volendo, virtù civiche e repubblicane sufficientemente organizzate favorirebbero ironia e distacco, ma al fascino dello stronzo, specie di un amabile stronzo, feroce all’occorrenza, lirico in apparenza, alla lunga non si resiste. Benito Mussolini disse a proposito degli italiani: "E' facile farsi padroni di un popolo di servi." Non so se è un ossimoro, ma correggerei l’affermazione del tragico farlocco: gli italiani, in grande maggioranza, sono dei servi-stronzi.





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