Questo appello è apparso prima su La Stampa e poi girato a nazione indiana
Sono anni che lo vado dicendo (perché lo sfascio non è mica iniziato con la Gelmini, della quale ho già detto che è solo una mascotte): o della scuola si fa carico l'intero mondo della cultura italiana - sebbene non sia un problema solo italiano - o essa sparirà dalla scena pubblica come può accadere a qualsiasi altro prodotto storico.
Un appello di Marco Belpoliti
Cari Amici e Amiche di Nazione Indiana,
Vi mando queste poche righe che ho pubblicato ieri, 30 aprile, sulla Stampa di Torino. Sono scritte per il lettori di quel giornale, e in poco spazio. Ma credo che il tema del degrado della scuola causato dal ministro Gelmini e da questo governo sia molto grave. Tutti quelli che hanno figli a scuola lo toccano con mano ogni giorno.
Il mio articolo è davvero poca cosa, ma dice una cosa concreta, a partire dal caso del Liceo Keplero di Roma.
L’opposizione fa qualcosa per questo?
Mi pare di no. O se sì, non abbastanza.
Perché non usare il web per lanciare una proposta di mobilitazione, scuola per scuola, di fronte a questa situazione?
Nazione Indiana può fare qualcosa?
Tocca a noi reagire e non accettare passivamente quello che accade Come un destino ineluttabile: non ci sono soldi…
Un caro saluto
Marco Belpoliti
Vi mando queste poche righe che ho pubblicato ieri, 30 aprile, sulla Stampa di Torino. Sono scritte per il lettori di quel giornale, e in poco spazio. Ma credo che il tema del degrado della scuola causato dal ministro Gelmini e da questo governo sia molto grave. Tutti quelli che hanno figli a scuola lo toccano con mano ogni giorno.
Il mio articolo è davvero poca cosa, ma dice una cosa concreta, a partire dal caso del Liceo Keplero di Roma.
L’opposizione fa qualcosa per questo?
Mi pare di no. O se sì, non abbastanza.
Perché non usare il web per lanciare una proposta di mobilitazione, scuola per scuola, di fronte a questa situazione?
Nazione Indiana può fare qualcosa?
Tocca a noi reagire e non accettare passivamente quello che accade Come un destino ineluttabile: non ci sono soldi…
Un caro saluto
Marco Belpoliti