Regia: Edoardo Winspeare
Italia 2003
Storia di un ragazzino che in seguito a un incidente d’auto si pensa abbia imparato a fare miracoli, il terzo film di Winspeare è un’elegia su quell'età di confine che passa fra l’infanzia e la preadolesceza. E' uno sguardo prolungato sull’irriducibile distanza che separa gli adulti dai figli, sulle poetiche ragioni dei secondi e quelle economiche dei primi, ottusi e incapaci di comprenderli, di amarli davvero.
Si tratta di un lavoro a tratti commovente, a tratti noioso e corrivo, un po' televisivo e sostanzialmente irrisolto; nella prima parte sembra impastato in un lievito saporito, fatto di una grazia triste ma vitale. Nella seconda invece smarrisce la tensione necessaria non tanto a rendere credibile una vicenda che non può esserlo ma a farsi seguire sino in fondo per il modo troppo facile e indulgente di raccontarsi.