18 giu 2010

Prova Invalsi e... oddio, ancora lui, il Piccolo della sinistra


















In questo documento ("Un sistema di misurazione degli apprendimenti per la valutazione delle scuole: finalità e aspetti metodologici" ) del dicembre scorso, possiamo leggere il senso del progetto:

“A regime, le prove dovranno essere somministrate all’intera popolazione scolastica delle classi di riferimento”; verrà costituito un “ranking provinciale, regionale e nazionale rispetto a tutte le scuole o alle scuole dello stesso tipo, costruito sulla base della media o della mediana dei risultati dei rispettivi studenti”. I risultati alle prove verranno correlati sulla base della “predisposizione di un’Anagrafe Scolastica Nazionale che segua nel tempo tutti gli studenti consentendo di abbinare la loro performance alle caratteristiche delle scuole frequentate e degli insegnanti incontrati, nonché a dati di fonte amministrativa sulle caratteristiche demografiche ed economiche delle loro famiglie”. Ciò permetterà di “disegnare un sistema di incentivazione che premi i singoli operatori della scuola in funzione del conseguimento di obiettivi relativi agli studenti con i quali essi siano entrati direttamente in contatto” e parallelamente di agire su “a) Reclutamento e rimozione dei presidi sulla base della performance ottenuta. b) Reclutamento e rimozione degli insegnanti” fino in casi estremi “all’accorpamento o alla chiusura della scuola”.

Chiaro? 

A parte che con la manovra finanziaria tutto ciò che concerne migliori retribuzioni agli insegnanti va a puttane (come non potrebbe essere diversamente con questo governo), si è impressionati dalla lucida dabbenaggine del progetto stesso - peraltro organizzato in un modo cervellotico e farraginoso -, che pretende (al costo di diversi milioni di euro ogni volta) di individuare standard didattici simili fra una scuola della Milano bene e un barcone di figli di disperati fuggiti da guerre e miseria. Prove uguali per tutti, insomma, e più soldi a quelli che possono vantare "risultati migliori" (per es, un congiuntivo al posto suo e non dove lo mette la signora Gelmini, che però è fuori concorso, avendone già vinto uno a Reggio Calabria come avvocato dopo averlo perso dalle parti sue, che pure hanno goduto negli anni di una sicura crescita del Pil grazie ai trasferimenti da una scuola all'altra (private) della stessa signora Gelmini una volta constatato (sempre la sfortunata signora) che il liceo statale era al di sopra della sua portata).




La manovra, come detto, azzera tutto. In un certo senso, il suo autore, lo stesso guarda caso che comanda l'istruzione, il Tremonti che cercano di far passare per genio e che è solo un nemico dell'umanità e dell'intelligenza aveva previsto e preparato tutto: gli Invalsi diranno quanto somari siano gli insegnanti e l'opinione pubblica troverà che non poterli licenziare è un vero scandalo. 


Infine lui, il grande Piccolo della sinistra piaciona e simpatica e indulgente. Avevo o no ragione di dire che sta sempre in mezzo? Per la prova d'Italiano hanno preso proprio due paginette delle sue - in effetti, elementari. Ne sarà orgoglioso, immagino. Anche d'essere oggetto di domande come questa, forse

Il tema centrale del testo è:
A l’evoluzione nel tempo di un rapporto di amicizia 
B il progressivo allentarsi di un rapporto di amicizia 
C la riflessione su un rapporto d’amicizia ormai finito 
D il rimpianto per un rapporto d’amicizia ormai finito

qui una discussione
http://loredanalipperini.blog.kataweb.it/lipperatura/2010/06/18/lestensione-del-dominio-della-lotta/
in cui peraltro si ricorda la presenza ingombrante nel progetto della compagnia delle opere di comunione e liberazione

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