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- “E gli uomini vollero piuttosto le tenebre che la luce”. Giovanni. III, 19. Michele, per quale motivo ha posto come esergo del testo una citazione del Vangelo di Giovanni che apre anche la lirica La ginestra di Giacomo Leopardi?
Il protagonista negli anni del carcere legge convulsamente la Bibbia. Più che altro, la sua ossessione è Giobbe. Tende a identificarsi con la sua vicenda, si sente in debito con Dio ma non sappiamo quanto a ragione. Così, la citazione di Giovanni diventa un controcanto dell’autore, a indirizzare la lettura in un’altra, possibile direzione. Sinceramente, tutto questo lo dico a posteriori. Al momento fu una scelta istintiva - e Leopardi non c’entra.